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THE SMILE Wall Of Eyes

XL Recordings

C’era stata una grande curiosità attorno ai The Smile, ovvero a Thom Yorke, Jonny Greenwood e Tom Skinner, dopo l’esordio omonimo uscito un paio di anni fa. Il Covid-19 aveva obbligato chiunque, anche gli artisti, a rinchiudersi in casa ognuno con il proprio percorso e pezzi di canzoni registrate qua e là. In seguito, un lungo tour aveva definitivamente confermato il valore di questa musica tanto da convincere Yorke a scrivere una manciata di canzoni nuove. E allora eccole le nuove meraviglie, dalla lunare title-track, con l’acustica che si scontra con l’orchestra, alle melodie minime di Teleharmonic, con un flauto a districarsi tra gli intrecci ritmici dello straordinario Skynner. Dalle trasformazioni emotive di Read The Room, che gioca sulle ossessioni che si alternano nello spazio di una singola canzone alla meravigliosa Friend Of A Friend, fatta di complessità tecniche profonde, da un pianoforte nitido a una intera orchestra che viaggia in dissonanza per tenere a galla anche I Quit, forse il brano meno riuscito, a volerne cercare uno per forza. L’eccezionalità di questo disco sta nell’impossibilità di intuire cosa arriverà dopo, abbandonando quasi totalmente lo schema strofa/chorus per un viaggio onirico avvolgente. ECCEZIONALE. Paolo Dordi

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