WRONGSTOCK
Londra | The Underworld | 20 settembre
Il mini-festival londinese Wrongstock, organizzato da Nightshift Promotions, ha alle spalle il noto produttore inglese Russ Russell: il nostro vanta un’assidua esperienza sia per collaborazioni con pietre miliari del metal quali Napalm Death e Dimmu Borgir, sia in fatto di reclute più recenti, tra le quali sono da menzionare i Sidious. È proprio grazie a questo quartetto tutto londinese che l’evento prende quota. Quello dei Sidious (confermati anche come band di supporto al prossimo show londinese degli Anaal Nathrakh il 5 novembre al Dome) è blackened death metal nella sua struttura più complessa, dove growling cavernoso e riffing intricati si fondono all’inverosimile in un drumming di base che non dà tregua. Il gruppo di giovanissimi si afferma questa sera con un brano ricco di stratificazioni e mistero, Insurmountable Mass, che viene lanciato al pubblico con veemenza e precisione, grazie soprattutto alla solida presenza sul palco del frontman Isfeth nel doppio ruolo di vocalist e chitarrista. L’anticipazione per il loro full length di debutto, Revealed In Profane Splendour in arrivo il 3 Novembre, è nell’aria: i Sidious dimostrano di avere tutte le carte in regola per farsi avanti tra le band più elitarie del genere. Deludono invece i connazionali Saturnia, il loro sound risulta troppo affievolito. Con del sano deathcore à la Whitechapel si è certi di trovare un ottimo appiglio tra la folla dell’Underworld: gli inglesi Karybdis fanno un ottimo lavoro di band a metà scaletta, coinvolgendo i più temerari in un headbanging forsennato, grazie alle loro note distorte e a colate laviche di pura adrenalina. Spetta comunque ai Dripback lo scettro di band du jour: ogni loro show è sinonimo di divertimento di massa. Dopo il successo clamoroso all’ultima edizione di Bloodstock, l’anticipazione per gli inglesi di Nottingham Evil Scarecrow è alle stelle. Con l’arrivo sul palco del granchio gigante, alle note della ormai celebre Crabulon, il pubblico diventa incontrollabile e si unisce in un danza alquanto bizzarra, con tanto di braccia tenute in aria come tenaglie. Il tutto dovrebbe essere ben apprezzato ma non convincono: ci si trova di fronte a troppa immagine e poca sostanza, immersa in un sound che risulta ripetitivo e omogeneo. Per gli inglesi The Rotted questa è un occasione da ricordare e non con un sorriso, purtroppo: la band storica ha deciso di sciogliersi, scegliendo proprio questa sera come il loro ultimo concerto live. Le peripezie del chitarrista Tim Carley sono sempre d’effetto, anche se sembra in effetti mancare qualcosa al set, forse il futuro di una band che ha deciso di gettare la spugna. Non resta che salutarli ricordando la loro carriera. Il ruolo di headliner spetta ai belgi Leng Tch’e, band che questa sera vanta la presenza di Mr. Sven De Caluwé, dei connazionali Aborted, nel ruolo di vocalist. Con questo squadrone esplosivo si balza in territorio grindcore / technical death metal, dove la parola “technical” definisce una serie interminabile di sferzate di chitarra e drumming schiacciasassi. Il growling di De Caluwé non ha rivali. Alla sua prima edizione, Wrongstock si è confermato un evento abbastanza appetibile: è solo l’inizio.
PH: Fabiola Santini
Fabiola Santini