Top

WORA WORA WASHINGTON

Radical Bending

Shyrec

Il nuovo lavoro del trio veneto conferma le favorevoli impressioni suscitate dal debutto “Technolovers”. Operando all’insegna di una sorta di “rinnovamento nella continuità”, la band è baciata da una grande ispirazione, capace di forgiare un eclettismo che centrifuga elettronica, new wave, no wave, synth punk, indie rock e dance. Il valore aggiunto viene conferito da una maturità compositiva acquisita, che emerge soprattutto nella seconda parte del CD, che mostra il lato più ambientale e sperimentale della band. L’inizio è al fulmicotone, con la schizzatissima title-track e con il post punk elettronico di If It’s So Wow (che prende un frammento di Insight dei Joy Division). La seconda parte mostra suggestioni dark e noise, che emergono da gioielli come LN e Flowing And Fresh, inquietanti affreschi che, nelle loro ombrose intersezioni electro-ambient, introiettano livide suggestioni industrial: la seconda, monumentale, sembra un mix tra Suicide e Interpol, che finisce su un loop in odor di Orb. Sulla medesima falsariga si situa Dozen Frozen, che, dopo aver combattuto tra vocalizzi sgraziati e bassi distorti, trova un altro giro di synth pregno di atmosfere sci-fi. La conclusione, affidata a Distraction, bissa il lato introspettivo appena esplorato, con un altro pezzo ricolmo di ammalianti venature electro-vintage e ambient-noise.

Radical Bending è, semplicemente, un signor disco. 

 Emanuele Salvini

Condividi