Winterfylleth
The Black Heart
Londra, 19 gennaio
In una Londra surrealmente paralizzzata dalla neve, l’arrivo dei Winterfylleth con uno show esclusivo al mitico Black Heart, il pub più amato dagli intenditori di buona musica e buona birra è un occasione da celebrare e da non perdere. L’annuncio di questo concerto esclusivo è stato immediatamente seguito dalla conferma del sold-out: nonostante le difficoltà logistiche generate dal caos del malfunzionamento dei trasporti, oggi Camden sembra non risentirne affatto. Niente sembra aver prevenuto il pubblico accorso a vedere questa sera il gruppo di Manchester più voluto del momento. Il locale è stipato al limite già con i connazionali Witchsorrow, la band di apertura che regala un ottimo riscaldamento per la serata con una performance solida e ben definita nelle armonie tipicamente doom del loro sound. E dal momento in cui il frontman dei Winterfylleth Chris Naughton appare in palco, tutto trema. La loro musica rende meravigliosamente bene live e parte all’assalto dei sensi: la loro performance al Sophie Lancaster Stage all’ultima edizione di Bloodstock scalpita ancora nei cuori di tutti i presenti questa sera. L’alternarsi dei vocalizzi sinistri resi minacciosi e del riffing distorto all’inverosimile che ipnotizza l’audience, converge in un’intersità che invade con una forza unica. I brani portati live questa sera sono una collezione di passaggi black metal che vanno oltre la perfezione, il sound è grandioso. Pochi sono i gruppi come i Winterfylleth che riescono a catturare magnificamente le atmosfere magiche dei racconti ripresi dal passato glorioso dell’Inghilterra tetra e misteriosa, con tracce quali The Fields Of Reckoning e Void Of Light per trasformarle in un unisono inebriante che incarna lo spirito della band. Come a Bloodstock, i Winterfylleth hanno fatto ancora centro, questo show non ha paragoni e avrebbe potuto durare all’infinito. Il loro ultimo album, The Threnody of Triumph rende l’idea.
Fabiola Santini (testo e foto)