Top

Wilderness of Mirrors, il nuovo entusiasmante viaggio dei The Black Angels

Ascoltare i Black Angels fa puntualmente l’effetto di un viaggio della mente; la loro musica assolve perfettamente quello che è uno dei compiti più nobili e ardui dell’arte: accompagnarci in un’evasione, neanche troppo innocente, ma senza dubbio necessaria, da questo spazio e da questo tempo. Il loro è un sound terrestre e carnale, eppure ci trascina in una dimensione altra. La formazione di Austin, Texas, è quanto di più efficace si possa identificare oggi quando si dibatte di nu-psichedelia. Il loro suono è potente, ma anche straordinariamente sofisticato. Fedele ai crismi di genere, eppure a suo modo anarchico. Nostalgico e (forse anche per questo) assolutamente contemporaneo. Inseguendo i fantasmi dei Velvet Underground & Nico, dei Beatles, di Ennio Morricone e di Syd Barrett, con il loro nuovo disco i Black Angels hanno confezionato una nuova magia, perfetta dall’inizio alla fine, piena di grazia e rivelazione, confermandoci una volta di più che alla fine è solo la bellezza che salva, ammesso che valga la pena di essere salvati. 
Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Christian Bland, scoprendo che il cantante e chitarrista dei Black Angels è una persona dotata di grande spiritualità, ma anche un insospettabile pessimista cosmico, e che ciò nondimeno ha anche tanta voglia di ridere, ossia di resistere, e di trovare un senso nelle cose, anche le più inspiegabili.

Esce oggi, 16 settembre, l’atteso nuovo capitolo della formazione texana, capolista della nu-psichedelia. Su Rockerilla settembre, ancora in edicola, una lunga intervista con il leader Christian Bland.

Valentina Zona

Condividi