Whitechapel
Eccoli di ritorno, gli americani di Knoxville, Tennessee, Whitechapel che in occasione dell’uscita del loro ultimo album The Valley via Metal Blade Records lo scorso Marzo, sbarcano in Europa per l’ennesimo tour non-stop. La data londinese si tiene a pochi giorni di distanza dal noto festival Download dove Phil Bozeman & co. hanno letteralmente spopolato insieme ai compagni di tour, i nepalesi Underside. La band di Kathmandu si rivela singolare non solo per il paese d’origine decisamente non noto per la musica estrema: il sound degli Underside segue la rotta del deathcore soprattutto a livello di growling cavernoso, orchestrato con maestria e passione dal frontman Avishek K.C.. I riff sparati a mille dalle chitarre di Bikash Bhujel e Bikrant Shrestha danno un tocco decisamente estremo e confermano che questi ragazzi nepalesi hanno tutte le carte in regola per stabilirsi come new-entry di grosso calibro. L’orco impazzito che balza da una parte all’altra del palco aggiunge un tocco in più a un concerto decisamente portato a termine a pieni voti, considerando che con un headliner del calibro dei Whitechapel è davvero difficile attirare l’attenzione del pubblico. Con l’arrivo del frontman, partono le note irruente di Brimstonee Forgiveness Is Weakness,tracce portanti di The Valley.Il set continua all’ennesima potenza e senza accennare ad alcun calo di tensione tra i meandri tormentati di Mark Of The Bladee Make It Bleed per culminare nel grandioso cavallo di battaglia di I, Dementia dove i vocalizzi di Bozeman raggiungono livelli astronomici. La perfezione assoluta si rivela nell’esecuzione di The Saw Is The Law in chiusura. Ancora una volta i Whitechapelhanno dimostrato di essere la band deathcore per eccellenza.
London | O2 Academy Islingon | 18 Giugno 2019
Fabiola Santini (testo e foto)