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VERDENA

Napoli | Casa della musica | 08-03-15

Arriviamo in una Casa della Musica non ancora affollata, ma il desiderio di rivedere il terzetto bergamasco assente dalle scene napoletane dal lontano Dicembre 2011 è tangibile. L’atmosfera inizia a diventare carica con l’ingresso dei padovani Jennifer Gentle, a supporto della band. A stuzzicare il pubblico brevi accenni dal repertorio dei Verdena subito sostituiti dai suoni psichedelici della band di Marco Fasolo.

La sala è piena e il pubblico non nasconde la propria impazienza, ma viene presto accontentato.

Quasi nascosti da fasci di luce bianca il terzetto (più uno) sembra materializzarsi dal nulla mentre la potenza del suono si manifesta subito con “Ho una fissa”, brano iniziale dell’ultima fatica dei Verdena ancora fresca di pubblicazione : “EndKadenz vol. 1”. Si preannuncia un’esibizione al calor bianco e l’attacco elettrico dell’accattivante “Un po’ esageri”, brano usato anche per il lancio dell’album, non fa altro che confermare queste premesse.

Si ha la sensazione di una continuità senza interruzioni, il vuoto fra un pezzo e l’altro viene coperto da folate di suoni elettrici mentre i musicisti corrono da una parte all’altra del palco per cambiare gli strumenti.

Nella prima parte dello show scorrono uno ad uno i brani del nuovo album alternati a quelli del precedente “WOW” da cui viene estratta una folgorante “Loniterp”.

Ma ecco fare capolino la classica “Starless”, uno dei cavalli di battaglia della band accolta da tutti con un coro di entusiasmo.

La batteria di Luca, precisa e potente nello stesso tempo, diventa quasi strumento solista, mentre il basso dal suono rotondo ma compatto di Roberta è una certezza che non si ferma sul terreno già conquistato ma è in continua evoluzione, così come  la sua presenza sul palco, vera e propria icona di un modo di relazionarsi in un live act. Alberto è sempre più poliedrico nei suoi passaggi dalla chitarra al piano elettrico mostrando le sue varie anime ed un talento reale nonché un singolare carisma che lo ha reso fra i musicisti più amati del panorama italiano. In perfetta sintonia con la band il giovane Giuseppe Chiara “quarto uomo” ingaggiato per coprire i ruoli di alcuni strumenti nel live.

Fra le novità di questo live la versione in “quattro quarti” di “Razzi, Arpie, Inferno e Fiamme” e la lunga coda di “Rilievo” assente nelle versione in studio, dove i suoni diventano dilatati, quasi “chillout” e la voce di Alberto modificata con un vocoder, assume dei connotati mistici. Sonorità inedite per il terzetto bergamasco che rivela ancora una volta una versatilità che stupisce.

Con gli attesi bis si arriva a due ore di musica piene, due ore in cui si alza un muro del suono che non ha altri paragoni nella scena rock italiana. E resta davvero il mistero di come le tre esili figure che si agitano sul palco possano creare tutta questa magia.

Un’esibizione dei Verdena non è un semplice concerto, è un esperienza totale, un esplosione di suoni e di emozioni che trovano la loro forza in una sincera passione per la musica ed amore per il proprio lavoro.

Il mantra finale di “Funeralus” ci lascia con una silenziosa promessa: accadrà ancora, e noi abbandoniamo la sala con il desiderio che tale promessa venga mantenuta al più presto.

Paolo Pagnani

ph Paolo de Francesco (live di Mestre, 28/2/2015)

Setlist Napoli Verdena 08.03.2015

Ho una fissa

Un po’ esageri

Sci desertico

Loniterp

Vivere di conseguenza

Contro la ragione

Le scarpe volanti

Derek

Starless

Mi coltivo

Lui gareggia

Canos

Nevischio

Trovami un modo semplice per uscirne

Razzie arpie inferno e fiamme

Valvonauta

Inno del perdersi

Puzzle

Scegli me

Muori delay

Rilievo

 

Nuova luce

Luna

Don Calisto

Funeralus

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