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VEMOD | Oslo

VEMOD |  Emanuel Vigelands Mausoleum | 19 Aprile

 

La giornata di chiusura della quattordicesima edizione del noto festival metal norvegese Inferno non poteva partire meglio; un gruppo selezionato di giornalisti e fotografi è stato invitato a sorpresa e con un breve preavviso a questo concerto esclusivo dei norvegesi Vemod. Dopo essersi ripresi dal successo della performance come di gruppo di apertura al Rockefeller il giorno precedente,  questo trio dark metal/ambient sta dimostrando di sapersi evolvere verso orizzonti in cui bravura e formazione artistica si fondono con magia e dimensioni ultraterrene. I Vemod si sono ulteriormente distinti in questa occasione con con una splendida prova live interamente acustica tenutasi all’ Emanuel Vigelands Mausoleum, costruito nel 1926, inizialmente destinato a  museo per le opere dell’artista Emanuel Vigelands, (1875-1948) ma successivamente trasformato in luogo di riposo per le sue ceneri. Questo paradiso ricco di affreschi è situato sulle colline di Oslo a circa venti minuti di macchina dal centro della città. Il trasporto è offerto dagli organizzatori del festival: più ci si avvicina, più cresce ll’attesa di un evento di nicchia che sicuramente verrà ricordato. L’ingresso del mausoleo è minuscolo:  l’entrata molto accogliente conduce verso la stanza principale dove i partecipanti (non più di una trentina) si sistemano lentamente su sedie di fronte agli strumenti. 

 

Non ci sono luci artificiali: l’unica illuminazione viene da alcune candele ma non è un’oscurità che opprime, tutt’altro ci si  sente totalmente immersi in un mondo a parte e lontano. Il frontman E. Blix da inizio alla performance e l’atmosfera si riempie di intensità e magia sulle note della splendida Purificatio Et Introductio. Le voci colpiscono gli animi in profondrofondità grazie a un connubio divino di toni baritonali; la splendida When Language Departs  avvolge in un turbine di emozioni che innalzano lo spirito. Gli affreschi del mausoleo sembrano acquistare vita con la luce delle candele che sembra farne scaturire il movimento. Questa è perfezione assoluta: A Song Of Silence e Purificatio Et Conclusio  chiudono una sequenza che definire idilliaca sarebbe dir poco. Una performance che ha lasciato tutti sbalorditi, un’evento pienamente riuscito: al frontman della band viene chiesto quali programmi ci sono nel futuro dei Vemod: “non sappiamo ancora quando suoneremo live prossimamente”, afferma “per noi ogni passo deve essere fatto solo ed esclusivamente al momento giusto e senza pressioni esterne”.

Fabiola Santini

ph: Fabiola Santini 

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