The Ale’s What Cures Ye |Mie Music

Scrivere del talento di Michael Tanner è gioco facile. Il prolifico pioniere del Dorset paga l’ennesimo tributo alle più oscure ballads tradizionali britanniche assieme agli United Bible Studies, formazione variabile che da anni, con grande competenza filologica e passione palpitante, esplora i bordi della musica nuova e delle relazioni con la tradizione più profonda e densa di senso antropologico.

L’ispirazione di Tanner assieme a Sharron Krause, Aine O’Dwyer e compagni è il lavoro di Alan Lomax, di A.L. Lloyd, di Shirley Collins, per esempio, e di labels come Folksway e Topic. A rendere ancora più ammaliante un’opera di sincera ricerca è il verace mix di tradizione e contemporaneità come a dimostrare che i temi trattati da queste canzoni sapide di salsedine non abbiano tempo. Con immensa grazia raccontano con voce harmonium storie sepolte dal mare, di fantasmagoriche architetture sottomarine, sepolture e trasformazioni ricche e strane. Arpe e salteri, strumenti inusuali e melodie arcane, racconti ancestrali di un vissuto condiviso; storie di amori e perdite, come il rifiuto struggente di arrendersi al fato di Farewell Nancy, già riscoperta da Dave Swarbrick nella avventura di Whippersnapper.

Un album di immensa bellezza, destinato a diventare un disco raro, in senso di valore commerciale, perchè raro e prezioso lo è già. Imperdibile capolavoro

Massimo Marchini