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UNDERFLOOR

Quattro

Suburban Sky

 

Il nuovo disco dei fiorentini Underfloor ruota intorno al numero quattro: il loro quarto disco, la formazione divenuta quartetto con l’ingresso in formazione di Giulia Nuti alla viola e alle tastiere e i quattro minuti di Don’t Mind, la più bella canzone del disco. Il resto è piacevolmente sospeso tra echi e riverberi di un passato sonoro rock – dai Beatles di Fool On The Hill ai Pink Floyd di Meddle – e scampoli di rock indipendente italiano come l’ipnotica Indian Song e Come Un Gioco. Guido Melis, bassista dal suono corposo e pungente, si conferma cantante sempre più sicuro dei suoi mezzi vocali e sopratutto lirici: le poche sibilline parole che compongono i suoi testi sono una medicina potente contro l’arida quotidianità.

Jacopo Meille

 

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