TSJUDER
Londra | The Garage | 14 Febbraio
Aeons Promotions ha fatto centro con uno show particolarmente esclusivo: la prima data in assoluto nel Regno Unito per i norvegesi Tsjuder. Originari di Oslo, dal 1993 la band capitanata dall’eclettico Nag i Tsjuder sono portavoce di un black metal senza compromessi. Pur non essendo stati particolarmente prolifici (la loro discografia comprende quattro album, l’ultimo, Legion Helvete risale al 2011), la band si è senza dubbio costruita un nome. La data londinese del loro tour europeo ne da conferma: nonostante il pacchetto offra un’ottima carrellata di band, il pubblico del Garage sembra piuttosto assente prima dell’arrivo degli headliner. Spetta agli inglesi Premature Birth il compito di preparare il terreno: nonostante il loro sia un black metal particolarmente tecnico, ricco di assalti sonori e sezioni ritmiche ben calibrate, la loro performance non convince. Con i Necro Ritual le temperature aumentano al limite dell’inverosimile, il frontman Corseth prende possesso del palco come una bestia inferocita, i suoi ruggiti duellano con una tappeto sonoro di cui è assoluto padrone il batterista Grimsturm. Il set scuote il pubblico dall’inizio alla fine. Il palco si trasforma in un campo di battaglia grazie ai riffing rovinosi e taglienti del chitarrista Holocaust. Tra attacchi incessanti di blastbeat e vocalizzi catacombali gli Eastern Front superano il ruolo di apripista decorosamente. I Tsjuder si posizionano sul palco come se stessero per iniziare una cerimonia rituale. Sulle note di The Daemon Throne l’entusiasmo del pubblico diventa incontenibile tra mosh-pit a catena e head-banging forsennato. Con Helvete e Kill For Satan (The Kings Birth) è la voce l’elemento che colpisce di più con il suo timbro sordido e sporco. I riffing del chitarrista Draugluin attaccano con veemenza grazie alla ferocia istintiva che in Sacrifice esplode senza limiti. I due brani in chiusura Malignant Coronation e Demonic Supremacy confermano che il trio norvegese è pronto per la performance al noto festival di metal estremo Blastfest a breve e non solo: il futuro appare ricco di meritare promesse per questi tre musicisti che hanno dimostrato ancora una volta di non avere alcun limite
Fabiola Santini
ph Fabiola Santini