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TRAFFIC LIGHTS ORCHESTRA

Verde Yellow Rouge

Autoproduzione

I piemontesi Traffic Lights Orchestra si sono segnalati in concorsi come Italia Wave ed Emergenza Rock, e hanno aperto i concerti di Tre Allegri Ragazzi Morti e Movie Star Junkies. A questi ultimi si possono sicuramente accostare, ma solo per l’atmosfera grottesca come quella del circo del famoso racconto di Ray Bradbury, perché i nostri al rock n’roll prediligono jazz e folk polveroso in stile Tom Waits o Vinicio Capossela, affiancando agli strumenti tradizionali utensili vari, e usando anche le lingue, italiano, francese, inglese, latino e occitano, alternate come strumenti. Partendo dal gospel che dà voce a un suicida, Two Times, ogni brano è un mondo magico nel quale ci si perde, dai ricordi autunnali di Come Se La Pioggia Portasse Ispirazione, al cupo country di Devil, ispirata al Vangelo Secondo Gesù di Saramago; dalla delicata melodia di Argalà alla macabra Gazza Ladra, passando per le malinconiche Italy Dogs e Le Dictateur, la prima sugli immigrati di Rosarno, la seconda sulla morte solitaria del dittatore Pinochet, mentre fuori il popolo esulta. In un disco decisamente ispirato brilla la commovente Le Tue Scarpe, poetica riflessione di un soldato morto nella guerra dei Balcani, che prima di ottenere la pace si toglie le scarpe per lasciare fuori dalla tomba i passi fatti in posti sbagliati, in cui chitarra e piano sembrano danzare in cerchio intorno alla linea vocale.

Ianira De Ninno

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