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THE YOUNG

Dub Egg 

Matador

C’è qualcosa che non convince appieno nel secondo album dei The Young. La scrittura di Hans Zimmerman si spinge al di fuori delle influenze del suo primo, riuscitissimo lavoro, ma pare non trovare uno sbocco efficace. è un rock che non corre veloce, che non indulge in solo pirotecnici e che risuona a lungo sfiorando il noise, sebbene spesso i riff siano poco efficaci (Dance With The Ramblers) e le melodie un poco scontate (Poisoned). Quando i brani prendono un respiro più ampio le cose migliorano, con la voce ruvida e lontana di Zimmerman a contendere la scena alle elettriche (Only Way Out) e le melodie che si distendono e si fanno meno aggressive (Numb). Un disco di transizione un po’ sfocato, piuttosto deludente considerando le velleità della band.

 Paolo Dordi

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