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THE DRUMS

Encyclopedia | Minor

the-drums-encyclopediaIl singolo Magic Mountain (una guazzabuglio di riverberi sbavati e isteriche cantilene dall’andamento sin troppo frammentato) non lasciava ben sperare eppure, va riconosciuto, i Drums riescono a sfangarla, non senza qualche graffio, anche con questo nuovo Encyclopedia. Animato da un’intenzione per così dire “antologica” sin dal titolo, il terzo disco dei newyorchesi cerca di dare seguito ai buoni propositi del precedente Portamento, squadernando un collage di invenzioni multiple, non sempre di primissimo pelo, ma nell’insieme vivaci. La band ripassa tutte le specialità del repertorio, dando fondo all’amore di vecchia data per i sintetizzatori (i China Crisis in salsa melo di I Hope Time Doesn’t Change Him, l’epopea sheffieldiana aggiornata ad un gusto retro-modernista in puro stile Labrador Records di Let Me e Face of God), senza ovviamente mai trascurare quell’estetica neo-spectoriana (via Morrissey), tutta riverbero e ritornelli glassati, che nelle mani nervose dei due americani si fa regola assoluta di un imperativo morale vero e proprio (Deep In My Heart, There Is Nothing Left). Disco solo in apparenza “di ricerca” (semmai di “auto-ricerca”, per così dire), Encyclopedia si configura piuttosto come un piccolo grande esercizio di ricapitolazione: stilistica, affettiva, spirituale. Qui il suo limite ma anche la sua forza, che i seguaci della band non tarderanno ad apprezzare e scoprire.

Francesco Giordani

 

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