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THE BLACK LIPS

Torino, Astoria

22 maggio


L’assalto al cielo parte da subito. Non è ancora finito il secondo pezzo in scaletta che già Jared Swilley se ne sta dritto in piedi sull’amplificatore. Nell’ora e spiccioli a seguire da lassù pioveranno, nell’ordine, lattine di birra, bottigliette d’acqua, pallette di gomma e qualche spericolato stage diver tra cui lo stesso chitarrista, più tardi impegnato in un intimo tète a tète con la condotta dell’aria. Qualche metro più in basso, lo spazio che rimane non è moltissimo: il folto pubblico dei Black Lips battezza il giovane liveclub torinese Astoria agli show da “grandi numeri”. In tutti i sensi. Sgangherati quel che basta, i quattro bad kids masticano un cattivo italiano e un americano non meno incomprensibile, ma dalla loro contano una scaletta composta al cento per cento da pezzi killer. Fatte le debite proporzioni, è un po’ come se i primi Beatles stessero dando spettacolo davanti al pubblico del CBGB: tutti urlano, si sente poco e si capisce ancora meno, ma al primo accenno di riff o ritornello, ecco che tutti si mettono a ballare e scatta il pogo. Garantito.

 Simone Dotto

ph Federico Tisaa

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