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TEXTURE

Londra, The Underworld | 25 Febbraio 

In occasione dell’uscita del loro quinto full-length Phenotype, gli olandesi Textures prendono possesso delle platee d’Europa con l’Oceans Collide Tour, un pacchetto interamente dedicato al prog, condiviso con i gallesi Godsticks e con gli inglesi Brutai. Oceans Collide è il titolo del brano in apertura del nuovo album uscito lo scorso 5 febbraio, e indubbiamente uno dei più rappresentativi, che i nostri propongono in chiave live con un set esclusivo, passando la prova dell’Underworld di Londra a pieni voti. I Godsticks in apertura, pur non avendo un sound particolarmente heavy, fanno un ottimo lavoro di apripista grazie a una serie di melodie dense e ben calibrate, intercalate con discreta maestria tra tessiture di vocalizzi intensi e ritmi sanguigni. Con i Brutai ci si avvicina decisamente di più al prog degli headliner quanto ad abbondanza di sonorità complesse e strutture di base massicce e ben equilibrate. Il sound dei Brutai rende di più live che su disco: anche la formazione inglese ha un nuovo album da presentare al pubblico con lancio previsto all’inizio dell’estate. Il set parte bene con gli attacchi inesorabili di Relapse e di Never Change e tende a rallentare nei meandri di Deep per riprendere velocità e consistenza in chiusura con Sleepers. I loro quarantacinque minuti di gloria hanno preparato il pubblico a dovere, che appare caricato e pronto ad accogliere lo squadrone olandese. Il palco si riempie di un drum kit più portentoso rispetto ai predecessori, senza contare gli amps e sintetizzatori aggiuntivi che fanno pensare all’arrivo di un’orchestra speciale. Con il posizionamento sul palco del cantante Daniel de Jongh parte la prima carrellata dinamitarda: tra i sentieri tormentati di One Eye For A Thousand e la splendida Oceans Collide spiccano i riff complicati e taglienti dei bravissimi chitarristi Bart Hennephof e Joe Tal. Il connubio luci / ritmi viene mantenuto costante per tutta la durata del concerto, dando un senso ancora più spiccato di groove e intensità visuale. Un set importante quello di Textures, non solo per gli amanti del prog: la chiusura con la sequenza vincente di Singularity e Laments Of An Icarus completa una serata particolarmente elettrica. I Textures sono da non perdere in Italia il 29 Marzo (Viper, Firenze) e il giorno successivo (Ciampino, Orion) dove suoneranno come gruppo di supporto agli Amorphis. Sono stati anche confermati al noto festival Brutal Assault che si terrà a Jaromeř, nella Repubblica Ceca, dal 10 al 13 Agosto. http://brutalassault.cz/en/

Fabiola Santini (testo e foto)

 

 

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