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SPIRITUALIZED

Every day I wake up and I take my medication

 

Somministrare una o più volte al giorno. Effetti indesiderati: assuefazione. Spiritualized può influenzare la capacità di guidare e operare con macchinari. L’analogia farmacologica trova completamento nella testa di Jason Pierce ai tempi del suo capolavoro Ladies And Gentlemen We’re Floating In Space (1997) e a tutt’oggi sul sito della band le notizie sono scritte in forma di prescrizioni mediche. Spiritualized cura l’anima e il cuore: Jason Pierce si riferisce al suo gruppo ma anche alla bevanda sul cui retro è riportata la scritta che ne ha ispirato il nome (l’assenzio di Pernod).

 

Gli Spiritualized di Jason ‘Spaceman’ Pierce sono un gruppo unico nel panorama musicale degli ultimi vent’anni.Proprio lo scorso mese sulle colonne  di The Wire, un cronista ricordava di come gli Spiritualized fossero un ponte verso un mondo indie altrimenti inarrivabile/imperscrutabile dal punto di vista di chi pratica territori ben più sperimentali. Questa anche la grandezza degli Spiritualized: la capacità di mescolare diversi linguaggi, come avanguardia e pop, psichedelica e blues. Dopo la freschezza 60s del primo album, Lazer Guided Melodies, e la virata soul-psichedelica del seguente Pure Phase, la formula si è consolidata con il successo planetario del terzo album, il monumentale Ladies And Gentlemen We’re Floating In Space, entrato nella top ten inglese (dove ha raggiunto un lusinghiero quarto posto diventando disco d’oro). E oggi, a distanza di altri quattro album e quindici anni, gli Spiritualized sembrano essere ancora interessati ad affinare il loro stile miscelando, a seconda delle occasioni, dosi diverse di gospel, rock, blues, psichedelica, jazz e minimalismo.

Su Rockerilla di Aprile potrai leggere l’articolo completo di Roberto Mandolini e la recensione di “Sweet Heart Sweet Light”

 

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