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SKELETONWITCH – GOATWHORE

Londra | The Underworld | 16 aprile

Una combinazione live tutta a stelle e strisce già collaudata pochi giorni prima al noto festival Inferno (www.infernofestival.net), quella di Skeletonwitch e Goatwhore. A parte l’inizio poco promettente delle connazionali Mortals che deludono con un sound piatto e poco personale la serata si evolve in grande stile.

I Goatwhore di Ben Falgoust sono un classico esempio di metal senza orpelli e linee melodiche

e arrivano dritti al punto.

La loro Apocalyptic Havoc, traccia di apertura del loro opus Carving Out The Eyes Of God scatena

l’isterismo collettivo ad ogni singola nota.

Nella terremotante Collapse In Eternal Worth la chitarra di Sammy Duet e il basso di James Harvey lanciati a tutto gas esplodono in un susseguirsi di assalti sonori dall’inizio alla fine.

Per gli Skeletonwitch che hanno reclutato Andy Horn (ex Cannabis Corpse) in sostituzione di Chance Garnette questa data londinese è il seguito perfetto alla recente esplosiva performance di Inferno. Di ritorno nella capitale nel meritato ruolo di headliner, i super-metallers di Athens (Ohio) appaiono come sempre in splendida forma. Le mitragliate inesorabili della sequenza I Am Of Death (Hell Has Arrived) e From a Cloudless Sky sono brutali sia nella sezione ritmica che nella velocità di esecuzione. Il drumming di Dustin Boltjes, ben claribrato si nota soprattutto nelle micidiali Crushed Beyond Dust e Cleaver Of Souls dove spiccano anche i vocalizzi taglienti e incisivi di Horn. Difficile credere che il nuovo frontman sia entrato nella band da pochi giorni. Bravi, come sempre, il loro set smuove anche i sassi. Due le date italiane da non perdere: 25 aprile (Milano, Lo-Fi) e 26 aprile (Roma, Traffic).

Fabiola Santini (testo e foto)

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