The Chant

Afro-Jam

Anche il reggae ha i suoi workaholic e tra costoro Sizzla Kalonji è certamente il più illustre e incontenibile.

Se l’idea che tale sindrome possa anche pregiudicare la qualità della sua inarrestabile produzione non sembra nemmeno sfiorarlo, ben più di qualche perplessità lasciano al contrario i suoi lavori degli ultimi anni, spesso non all’altezza delle sue cose migliori.

Anche questo The Chant fatica non poco a lasciare tracce significative di sé, viaggiando sulla falsariga di un roots di maniera che solo in due o tre episodi – Chanting Rastaman, Hungry Children e il brano eponimo – dà l’impressione di poterlo salvare dal pantano della mediocrità.  

Elio Bussolino