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SILVERSTEIN

This Is How The Wind Shifts

Hopeless

 

Dopo sei lavori dalle alterne fortune i paladini canadesi dell’emo-pop (qui inteso nella sua accezione meno lusinghiera) hanno deciso di virare verso la forma di album concettuale incentrato sull’idea di come la vita possa cambiare il proprio corso a causa di eventi inaspettati. Detto ciò, le quattordici tracce proposte non si discosta di molto dal passato recente del sestetto nordamericano: traiettorie sonore melense, urla levigate che fanno tanto ribelle e un’affannosa ricerca di orecchiabilità che anima il disco. Ovvero una versione edulcorata del pop-punk per teenager che tirava qualche anno fa. Se cercate proposte musicali genuine ed emotivamente coinvolgenti passate oltre. Da evitare.

Alessandro Bonetti

 

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