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SHINING – TAAKE

20th Anniversary Tour (1996 – 2016) 

Londra |  The Underworld | 4 dicembre

I norvegesi Taake e gli svedesi Shining marciano insieme alla conquista dell’Europa con un tour a supporto della loro prolifica discografia, iniziata per i Taake con Koldbrann i Jesu marg (1996) e per gli Shining con Submit To Self Destruction (1998), due EP che ancora oggi sono sinonimo di standard elevati e difficili da emulare. Il tour parte da Berlino il 2 dicembre e approda a Londra in una giornata freddissima, perfetta per cercare rifugio tra le pareti roventi dell’Underworld che già dalle prime ore del pomeriggio grondano di aspettativa e entusiasmo collettivo. Il ritardo nell’inizio di questa attesissima maratona estrema, dovuto ai soliti problemi logistici per le band in arrivo dal continente, non ha rovinato l’umore dei numerosi presenti in coda dalle prime ore del pomeriggio. Con l’apertura dei cancelli, l’Underworld si riempie in pochissimo tempo, il che consente di immergersi appieno e con la giusta dose di adrenalina, in questa scaletta promettente.

La sorpresa della serata esplode con l’arrivo improvviso sul palco dei norvegesi Slegest che pur condividendo con i compagni di tour le radici black metal (il frontman Stig Ese vanta un curriculum galattico con i Vreid) hanno saputo creare un sound tutto loro, un blackened metal che mette il fuoco nelle vene. Nonostante il ritardo nell’arrivo abbia creato non pochi problemi riducendo I tempi per il sound-check, gli Slegest non mostrano alcuna esitazione e si lanciano a capofitto in un set dinamitardo, dove abbondano intrecci di riff taglienti che si inseriscono con veemenza tra gli spaccati di un drumming veloce e brutale. Wall Painted Black scatena il furore dei presenti, soprattutto delle anime più audaci ammassate nelle prime file. Lo spettacolo è stimolante: per gli Slegest, compagni di etichetta (Dark Essence Records) dei Taake, il palco dell’Underworld si conferma come una seconda casa, E l’accoglienza calorosa del pubblico agisce come benzina sul fuoco. Con il posizionamento sul palco dei Taake, le temperature salgono ulteriormente e l’arrivo del tenebroso frontman Hoest, scatena una reazione incontrollabile. Alle note fiammeggianti di Der Todesking inizia il rituale dell’ennesima prova live. Hoest si muove con la disinvoltura del frontman pluri-collaudato e i musicisti che ha alle spalle non sono da meno. I volteggi e gli assalti di chitarra di V’gandr, che oltre al ruolo nei Taake è anche il frontman degli Helheim (con un album in uscita a breve) conferiscono un tono oscuro e drammatico a un sound che non ha paragoni. I passaggi intricati e complessi della splendida Nordbundet fanno aumentare immancabilmente il battito cardiaco e la versione di questa sera è particolarmente riuscita e regala un turbinio di emozioni contrastanti. Sulla performance degli Shining, ultima band prevista in programma, hanno purtroppo inciso pesantemente in negativo le pessime condizioni fisiche del frontman Niklas Kvarforth. Il set interrotto anzitempo ha creato malcontento e delusione generale, in contrasto totale con la prima parte della serata. Gli Shining non hanno retto il paragone né con il loro concerto precedente nella capitale né con i Taake veri protagonisti di un sold-out ancora una volta più che meritato. Da non perdere al Colony di Brescia domenica 11 dicembre (www.circolocolony.org).

Testo e foto di Fabiola Santini

 

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