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SH.TG.N

SH.TG.N 

Moonjune 

 

Heavy metal come potrebbe concepirlo John Zorn, o magari la musica di Zappa rivista da una hardcore band: sono queste le prime sensazioni, per altro riduttive, suscitate dall’assalto sonoro di questo sestetto belga capitanato da Antoine Guenet, già apprezzato in un altro combo della scuderia Moonjune, i Wrong Object. Un sound dall’impatto massiccio ma ottenuto con mezzi raffinati, con un assortimento strumentale che a fianco di chitarre e batterie allinea un vibrafono, oltre alle tastiere del leader, che vomita lava fusa e dissonanza nichilista ma trova sintonie con il post-jazz del Chicago Underground e gruppi come Led Bib e Polar Bear. Proposta sorprendente, alla lunga un po’ snervante.

Enrico Ramunni 

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