Dal reticolo di vie del centro sovrastate dalla silhouette della Mole agli spazi bohèmien del quartiere di San Salvario, la capitale sabauda si fa ospite del connubio sempre più stretto tra musica e cinema. Per la settima volta su nove, Torino torna sede del SEEYOUSOUND International Music Film Festival e Rockerilla ne è orgogliosamente media partner di punta. 

Presentare il SYS come festival di cinema legato alla musica può trarre in inganno: il punto d’incontro tra le due discipline artistiche non sfocia solamente nella documentaristica satura di talking heads, tanto informativa quanto lineare e sterile. È anche narrativa stralunata, ironica, avvincente, militante.

E quest’ultimo aggettivo non è un caso, vista l’apertura festival con un omaggio a Kirill Serebrennikov – regista ed intellettuale dissidente russo in esilio – e la proiezione di due pellicole dedicate a personaggi fuori dalle righe: la titolare Tchaikovsky’s Wife e l’ombra della leggendaria figura di Viktor Tsoï dei Kino in Summer (Leto).

LONG PLAY FEATURE è la prima sezione in concorso, che vede competere tra di loro cinque titoli puramente narrativi (tra cui due anteprime – una italiana e una europea) – dall’afro-musical sci-fi di Neptune Frost di Saul Williams e Anisia Uzeyman al romanzo criminale di Zillion, diretto da Robin Pront, che fa da apertura ad un sottotema molto importante in questa edizione del SYS: la musica elettronica e la rave culture come controculture contemporanee in risposta ai conservatorismi sempre più soffocanti degli ultimi quarant’anni.

LONG PLAY DOC copre egregiamente la parte documentaristica con altre cinque pellicole, vere e proprie chicche da tutto il mondo occidentale: notevoli Karaoke Paradise di Einari Paakkanen, che spezza la superficie di ghiaccio dei finlandesi; Il Mondo È Troppo Per Me di Vania Cauzillo, che riscrive l’invenzione del tapping; What You Could Not Visualise di Marco Porsia, vero e proprio lavoro di archeologia musicale sui Rema-Rema – gruppo post-punk inglese ignoto ai più, i cui componenti rimasti hanno scelto proprio Torino come palco per la prima esibizione dal 1980, accompagnati dai nostrani Larsen.

Arricchisce la rassegna 7 INCH, parte dedicata ai cortometraggi. Non solo il SYS offrirà agli spettatori 13 anteprime italiane, ma quest’anno il festival si arricchisce di una piccola parte fuori concorso da non perdere, dedicata ai corti più fuori dalle righe e sperimentali. Il tema viene ripreso anche dalla quarta parte, SOUNDIES, che comprende venti videoclip tra cui il delirante Sugar/Tzu dei black midi e che a sua volta presenta una parte fuori concorso con performance d’arte, installazioni audiovisive, concerti sperimentali.

Chiude la rassegna FREQUENCIES, concorso dedicato ad artisti emergenti, i cui finalisti avranno l’arduo compito di sonorizzare l’anime Tenshi No Tamago (L’Uovo dell’Angelo) di Mamoru Oshi.

Completano il festival due rassegne. INTO THE GROOVE ha un’anima duplice: lungometraggi e corti, musica folk e progressive fuori dai canoni, spensieratezza rock and roll e black power. Notevoli Meet Me in the Bathroom di Will Lovelace, il racconto della genesi della scena indie newyorkese all’ombra dell’11 settembre e Getting it Back: the Story of Cymande di Tim MacKenzie-Smith, biografia dell’omonima band funk inglese, foriera di messaggi di pace ed amore.

RISING SOUND – Music is the Weapon chiude l’offerta del Seeyousound. Il sottotitolo è un programma: la musica è incontrovertibilmente arma di resistenza impugnata da giganti come Cesária Évora o eroi del quotidiano – gli immigrati turchi in Germania di Love, Deutschmarks and Death di Cem Kaya, le donne afghane in And Still I Sing di Fazila Amiri.

Oltre all’impressionante corredo di materiale cinematografico, il Seeyousound festival si impegna anche a mantenere viva l’atmosfera: dalle 23 il Cafè des Arts di via San Massimo ospita afterparties, dj set e musica dal vivo.  

La premiazione delle pellicole vincenti si terrà giovedì 2 marzo al Cinema Massimo di via Verdi.

Per maggiori informazioni: sito ufficiale.

Biglietti in vendita dal 25 gennaio su Boxol o alle casse del Cinema Massimo, singoli o in formula abbonamento.

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Eugenio Palombella