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SAVAGES | Roma

Circolo degli Artisti | 25-2-2014 |

Uno dei  gruppi più chiacchierati del 2013 è stato il progetto tutto al femminile delle Savages, una sorta di risposta inglese alla new wave delle statunitensi Warpaint.
Ma indubbiamente le ragazze britanniche hanno un piglio maggiormente aggressivo che si percepisce dal loro bell’esordio ‘Silence Yourself’, ma che, dal vivo, diventa pura deflagrazione.
Nella data romana infatti il quartetto ha creato un vero e proprio panico sonoro, anticipato dall’elegante e scuro duo australiano A Dead Forest Index, un’autentica rivelazione per tensione e malata poesia da tenere assolutamente d’occhio.

Le quattro, si diceva, hanno assolutamente travolto il pubblico che ci ha messo veramente poco ad eccitarsi con la furia espressiva della band che esprime con personalità proprie vecchie influenze come Siouxsie, soprattutto per il cantato, Joy Division e il groove ritmico e barricadero dei primissimi U2.
La batteria di Fay Hamilton è un propulsore ritmico furioso accompagnato dal basso che crea essenziali linee del tutto accativanti suonate ad occhi chiusi da Ayse Hassan. La chitarra di Jemma Thompson crea feedback, effetti saturi e riffs esplosivi che sono autentici nervi che si frantumano e qui si staglia la forte personalità della vocalist Jehnny Beth, un vero animale da palco, timida e carismatica allo stesso tempo.
Questa è una grande band che ha regalato un live come non si vedeva da tempo per forza comunicativa e “selvaggio” pathos che lascerà il segno e un bel ricordo per lungo tempo.

Gianluca Polverari

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