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SAN FERMIN

Nell’era della musica mordi e fuggi, un giovane compositore, fresco di diploma a Yale, tenta l’impervia via del concept album.
Ellis Ludwig-Leone da Brooklyn, 24 anni, studi classici e un look da perfetto hipster, è la mente dietro il progetto San Fermin. Nell’arco di ben 17 brani, tra influenze classiche e operistiche, richiami al meglio del folk e del rock indipendente degli ultimi trenta anni, suggestioni bibliche e crudele ironia postmoderna, l’esordio discografico partorito da Ludwig-Leone in sei settimane di ritiro creativo sulle montagne rocciose canadesi, centra la propria attenzione sui passaggi più importanti della giovane vita di un uomo e una donna: nostalgia, ansia, timori adolescenziali, amore non ricambiato. Il tutto condito in salsa mitologica.
Un lavoro ambizioso e affascinante che regala momenti di assoluta estasi ed esaltazione auricolare, come solo al miglior Sufjan Stevens era riuscito negli ultimi anni.
Ne abbiamo parlato con l’artefice in una lunga e piacevole chiacchierata intercontinentale…Su Rockerilla di Novembre l’intervista di Francesco Amoroso.

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