Rob Zombie
Mondo Sex Head
Spinefarm
Quando alcune delle traccie del mitico Rob Zombie vengono affidate a dj del calibro di KoRn’s Jonathan “JDevil” Davis, Photek, Bloody Beetroots, Drumcorps e Ki:Theory il risultato non può che piacere. Zombie in persona ha scelto i brani ascoltandoli in auto mentre guidava per le strade di Los Angeles. E tutti i remix danno infatti una sensazione di irresistibile moto costante, dalla reminiscenza White Zombie con Thunder Kiss 65, un classico rinnovato da dance beat sensuali e provocanti, a Dragula più tenebrosa e vicina all’originale, ma con un tocco di originalità e ricca di inseguimenti strumentali, per arrivare a Bur in versione The Bloody Beetroots Motherfucker Remix davvero irresistibile.
Fabiola Santini