Top

PRINCE

Art Official Age | NPG/Warner

prince-art-official-ageIn più di trentacinque anni di carriera non era mai successo che Prince non pubblicasse un disco in quattro anni. Tanti ne sono passati dal precedente, deludente 20Ten (il disco regalato con le copie di alcune riviste in Gran Bretagna, Belgio, Francia e Germania). 

In tutto questo tempo Prince ha continuato a suonare in giro per il mondo toccando anche l’Italia (proprio nel 2010 per il 20Ten tour a Roma e Milano; l’anno dopo a Perugia per la rassegna di Umbria Jazz) e cambiando come d’abitudine sempre qualche elemento della sua band. Molte delle canzoni incise in questi anni non sono state incluse nei due dischi appena pubblicati dalla NPG Records e licenziati in tutto il mondo dalla Warner Bros (proprio quella Warner Bros per combattere la quale Prince cambiò nome a metà anni 90 facendosi chiamare TAFKAP).

Art Official Age è stato registrato tra il 2013 e il 2014 nei Paisley Park studios di Chanhassen, MN. La cantante folk-pop Lianne La Hava canta su uno dei singoli scelti per promuovere il disco, Clouds. Prince scrive, suona, canta e produce il disco. Che inizia come un party dei Black Eyed Peas (Art Official Cage) e mette subito in fila dei singoli degni di una colonna sonora di Hollywood (la già citata Clouds e l’ancora più melodrammatica Breakdown). Timbri e suoni sono quelli gonfi e tondi delle ultime produzioni pop di Prince. Nulla che faccia ricordare le sonorità incendiarie dei suoi concerti.

The Gold Standard sembra un’outtake dal Black Album. U Know è puro r’n’b buono per le classifiche di MTV, con tanto di sussurri sexy e rap ingombranti. Anche la già conosciuta Breakfast Can’t Wait sembra una delle tracce recuperate da un cassetto rimasto chiuso per trent’anni. Meglio comunque la polvere della glassa che ricopre le ballate come This Could Be Us, What It Feels Like e Time. L’unico lampo del lato B lo offre Way Back Home, una sorta di incrocio tra Anna Stesia e Cinnamon Girl, impreziosita dalla voce da zucchero di Lianne La Hava. 

Peccato Prince non abbia incluso in scaletta People Pleaser con Andy Allo, una delle sue migliori canzoni degli ultimi dieci anni.

Roberto Mandolini

Condividi