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PEARL JAM

Let’s Play Two | Universal

Eddie e Chicago, dove tutto ebbe inizio e dove la band ritrova se stessa analizzando la propria storia attraverso gli occhi di una geniale macchina da presa, montata per l’occasione con la panoramica sulla ciclicità della vita, fatta di sconfitte e grandi vittorie, soprattutto grandi vittorie.

La cronistoria del concerto 2016 nello stadio dei Chicago Cubs è l’occasione per celebrare l’ennesimo esempio di fenice che risorge e si prende le proprie rivincite, spodestando le superstizioni, i cattivi pensieri e le incertezze di chi teme il futuro scrutando il passato.

Eddie ci regala 120minuti di muscoli dietro quel sorriso sornione di ragazzo con cui passeresti volentieri le nottate a parlare di musica e parole.

La pellicola spazia tra interviste, dietro le quinte, intrusioni tra la gente di Wrigleyville, attese e svolgimenti dei match della squadra “che non vince mai”, al punto da dover issare sempre e solo una bandiera con la lettera “L” di “lose-rs” per coloro che, grazie alla ferrovia, attraversano il quartiere osservando gli anelli del grande stadio.

17 brani che scuotono 25 anni di crescita, nella condivisione quotidiana di note che, trasferite nell’arena di Chicago, assumono il connotato di una riunione di famiglia attorno al focolare natalizio.

Un vero e proprio polmone musicale che si alimenta da solo, la simbiosi con lo sport per i valori, la coesione, lo spirito d’insieme, la determinazione e la scommessa (vinta) di gettarsi a capofitto in un’avventura che non è solo una pratica esperienza ma un percorso diretto verso la meta.

Le ospitate sportive sul palco (celebri campioni dello sport locale), i grandi amici del cuore (compreso un ragazzo dalla disabilità acuta, pronto a rivelarsi fenomeno nella trasmissione emotiva delle sue sensazioni di fronte alla vasta platea), la squadra della propria giovinezza, i luoghi della memoria e tanto ancora in questo tour de force di ritmo e palpitazioni.

La sensibilità delle persone incute timore reverenziale, la leggerezza di certi avvenimenti scuote coscienze e sollecita tremori.

Qui i Pearl Jam non sono mai raccontati con gli occhi distanti della “band on tour” ma con gli occhi paterni dei figliocci che sono tornati a casa per curare le ferite del cuore di tutti i presenti.

Il neo giovane presidente dei Chicago gli regala intere partite live (tutte cronologicamente prima del concerto tenutosi nell’Agosto 2016), la band ringrazia con tutto l’amore di un live improvvisato sulla terrazza di uno storico bar sportivo.

È tutto un susseguirsi di emozioni che assumono spesso i connotati del sogno, grazie ad un montaggio in presa-diretta e ad una cura del suono che trasmette le stesse vibrazioni di un’esperienza sul posto.

I volti della band e della gente si mischiano fino al brindisi finale, quando Eddie regala calici di vino rosso alle prime file.

Con questo docu-live di celebrazione sportiva, i Pearl Jam si incatenano nel firmamento della musica donando agli spettatori (tutti) degli attimi di grande coinvolgimento senza la possibilità di commuoversi: la vita chiede ritmo e la sconfitta pretende una pronta vittoria.

Grazie Danny Clinch, regista e fotografo già impegnato in vari lavori con la band, conoscitore esperto e acuto degli anfratti e delle pieghe che gli eventi assumono con una certa cornice.

Il documentario sarà disponibile in DVD e Blu Ray dal 17 novembre.

Matteo S. Chamey

 

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