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PATER NEMBROT

Nusun | Go Down

Progressive stoner? Perché no, se a proporlo è una band d’eccellenza come i Pater Nembrot. Il pianeta immaginario della copertina è una perfetta porta d’ingresso su un mondo sonoro fluttuante, inafferrabile e acido come quello del terzo album Nusun. Evolvendosi disco dopo disco i cesenati arrivano a un sound eclettico alla Motorpsycho, aperto a lunghe durate e a intuizioni fiammanti, liquido ma rovente (basta paragonare la piano song d’apertura, Lostman, al furore rituale di El Duende). Le ospitate (es. Christian Peters ai synth) non sono specchietti per le allodole ma collaborazioni funzionali al rinnovamento artistico della band, che riesce nell’intento di aggiornare l’acid rock italiano.

Donato Zoppo

 

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