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MOONRISE KINGDOM

di Wes Anderson

Usa 2012

 

Con Wes Andrerson siamo di fronte a uno dei migliori registi contemporanei per genailita, passione e capacità.

“The Royal Tenenbaum”, (del 2001) ritratto di una bizzarra famiglia New-yorkese negli anni 70 è una delle sue più convincenti opere. Meno  arguto ma che non difetta certo di originalità  e il successivo “The Life Acquatico of Steve Zissou”, che ha il pregio di rivelare al mondo il talento di Seu Jorge, che per l’occasione rivisita nientemeno che Bowie in brasiliano.

Dopo la suadente favola animata per adulti “Fantastic Mr. Fox” siamo a questa avventura con due adolescenti che desiderano dare sfogo al loro amore e sfuggire alle loro famiglie inesistenti se non quantomeno opprimenti.

I due giovanissimi protagonisti, del tutto vergini nel mondo del cinema, sono stati scelti direttamente da Anderson che ha dimostrato ancora una volta il suo talento e la sua capacità nel fare scoperte eccellenti, per l’occasione circondate da un cast d’eccezione: Bruce Willis (un poliziotto ingenuo), Frances McDormand e Bill Murray (genitori paranoici), Tilda Swinton (una rigida responsabile dei servizi sociali) e Edward Norton ( uno strampalato capo scout).

A dir poco fantastica l’ambientazione che si rifà agli anni 60 , piena di riferimenti e oggetti tipici di quel decennio, minuziosamente ricercati dalla troupe di Anderson che si dimostra assai all’altezza nella cura del dettaglio.

Il titolo si riferisce alla baia nordamericana in cui i fuggitivi amorosi decidono di rifugiarsi dopo la fuga, situata nell’ambito di una zona con precise caratteristiche di comunità e una natura molto affascinante fatta di coste , campi erbosi, foreste e spiagge,il tutto magnificamente presente in una zona tra idue stati Rhode Island e New England.

E’ stato molto rispettato l’ambiente naturale durante le riprese del film, grazie ad un ridotto dispiego di mezzi, chiedendo infatti agli stesi attori di arrivare già vestiti  sul set, il tutto ha contribuito a far assaporare agli spettatori i paesaggi incontaminati in cui spiccano anche le bellezze architettoniche quali fari, case con tetti a punta (protagoniste anche dei quadri di Dennis Hopper) e persino le tende d’epoca del campo scout sono state perfettamente replicate.

Non possiamo esimerci dallo spendere due parole sulle stupende note della colonna sonora (ricorda assai le musiche che eravamo soliti ascoltare da bambini) tra gli altri composta da Alexander Desplat (“Benjamin Button”, “Il profeta”, “Tutti i battiti del mio cuore”) con inserti orchestrali insieme a composizioni firmate Hank Williams. Vi costringerà a rimanere ancora un po’ seduti mentre scorrono i titoli di coda, e vi lascerete cullare nella vostra poltrona per godere ancora un po’ delle magiche atmosfere di questa favola moderna e maledettamente ironica.

 Fabio Vergani

 

 

 

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