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MILES KANE

Don’t Forget Who You Are

Columbia

 

Secondo album solista per Miles Kane, 27enne di Liverpool già componente di Little Flames e Rascals, nonché titolare, con la “scimmia artica” Alex Turner, dell’interessante progetto The Last Shadow Puppets. Pur senza allontanarsi troppo dalle influenze musicali ed estetiche già palesate in passato (a cominciare da un certo gusto per un’immagine decisamente vintage), Kane mette da parte le raffinatezze orchestrali à-la Scott Walker dei lavori precedenti in favore di un suono più chitarristico, graffiante e diretto, che affonda le proprie radici negli amati anni 60 del Mersey Sound, dei Beatles e dei Kinks, ma che non rinuncia a confrontarsi con produzioni più recenti, come quelle di Paul Weller, Oasis, Verve, The Coral, Kasabian e degli stessi amici Arctic Monkeys. Il risultato, Don’t Forget Who You Are, è un disco di ottima fattura che, con l’eccezione di un paio di episodi più rilassati, pesta scientificamente duro dal primo all’ultimo solco, senza raccontare nulla di particolarmente rivoluzionario (e, in tal senso, facendo probabilmente storcere il naso ai cultori del “nuovo” a tutti i costi), ma che, nel suo essere totalmente e profondamente inglese, di sicuro manderà in solluchero gli appassionati di brit-rock, che saranno conquistati dalla travolgente immediatezza di brani come Taking Over, Tonight, You’re Gonna Get It e Give Up. Album imperdibile per gli amanti del genere.

Enrico Iannaccone

 

 

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