Macelleria Mobile di Mezzanotte Anteprima
Uscirà a Novembre Hiver Noir, il nuovo album di Macelleria Mobile di Mezzanotte, qui in ANTEPRIMA il video del singolo “Last Kiss By The Volga“:
Partiamo dalla domanda quasi sicuramente più scontata: che significato si cela dietro il vostro moniker?
Il nome è tratto da un racconto di Clive Barker, tradotto in italiano come Macelleria Mobile di Mezzanotte da cui è stato tratto anche un film,. Quando lessi il racconto circa 20 anni fa, pensai da subito che il titolo era perfetto per il nome di una band, un’orchestra notturna che suona a mezzanotte nei treni perduti della metropolitana di New York. Pensavo fosse veramente un grande nome e lo scelsi per il progetto MMM. Questa scelta fa parte dei ricordi ovviamente, ma connota ancora almeno per me, quel mix di atmosfere oscure e suoni jazzati che da anni ( e anche in parte all’inizio) era marchio della nostra Macelleria.
Hiver Noir è un bel miscuglio di doom, jazz, Badalamenti e Akira Yamaoka. Quanto ha influenzato il vostro linguaggio la produzione del compositore statunitense tanto caro a David Lynch? A proposito: cosa ne pensate della terza serie di Twin Peaks?
Le atmosfere di Angelo Badalamenti sono semrpe state fonte di ispirazione per noi, sin dall’inizio. Ma è solo a partire dall’album L’ultimo vero bacio, del 2007 abbiamo decisamente cambiato stile musicale, dedicandoci esclusivamente da quel momento in poi ad atsmofere noir doom jazz con venature oscure e ambient. Lunghe colonne dove il colore principale è sempre il Nero. Con questo album Hiver Noir abbiamo voluto proporre un album per lo più strumentale, di matrice ambient ispirato da band che amiamo come The Mount Fuji Doomjazz Corporation, Bohren & der Club of Gore, Dale Cooper Quartet And The Dictaphones e ovviamente anche Angelo Badalamenti. Hiver Noir è una lunga collona sonora per un ipotetico viaggio nel cuore di un freddo inverno
In Hiver Noir c’è stato l’ingresso di un nuovo elemento: Manuela Frau dei Der Noir. Quanto ha pesato il suo apporto nella stesura del disco?
Manuele ha suonato tutte le chitarre presenti nell’album e questo è sicuramente un elemento di novità per MMM. Con i suoi suoni ha cambiato radicalmente l’approccio e il mood di alcune tracce (penso a Taiga) riuscendo a creare anche delle sonorità che richiamano il postrock. Sicuramente qualcosa di nuovo per MMM e che useremo anche in futuro e in situazioni Live come già successo.
Subsound Records ha da tempo inaugurato una fortunata serie di split, ospitando band e musicisti di altissimo livello. Se doveste partecipare a uno di questi dischi, con chi vi piacerebbe dividerlo?
Se dovessi dirti degli artisti prodotti da Subsound, direi sicuramente ZU che personalmente reputo la più rispettabile band italiana degli ultimi anni.
Progetti per il futuro?
Supportare al massimo il nuovo album Hiver Noir, arrivando ad un rapido Sold Out dei 300 vinili prodotti dalla nostra label SubSound record, e fare di questo album un piccolo Culto Oscuro.
Intervista di Andrea Murgia
MACELLERIA MOBILE DI MEZZANOTTE | Hiver Noir | Subsound
Doom, Jazz e Angelo Badalamenti: il ritorno della Macelleria Mobile di Mezzanotte esplora i boschi che circondano Twin Peaks, con in tasca i santini di The Mount Fuji Doomjazz Corporation e, guarda caso, Dale Cooper quartet. L’ingresso del chitarrista Manuele Frau, proveniente dai Der Noir, ha dato ulteriore spessore ad una proposta già ottima. Sette ottime tracce, su cui spiccano Last Kiss by The Volga, la badalamentiana Az Vozdam e Submisyvnyi Jazz che riporta alla memoria l’Akira Yamaoka delle o.s.t. di Silent Hill. Ottimo lavoro. I GUFI NON SONO QUELLO CHE SEMBRANO. Andrea Murgia