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LUX: ascolta in anteprima l’album

LUX

Menomale

Seahorse Recordings


Non vi aspettate un viaggio nella prevedibilità. I Lux non la frequentano. Luca Usai (chitarra, voce, effetti e piano), Matteo Anelli (cajon, percussini e voce) e Paolo Laconi (Contrabbasso, basso, violoncello, effetti) hanno regalato al loro album d’esordio Menomale tutta la libertà che hanno avuto la forza di sperimentare suonando canzoni come fossero piccoli happening di idee, suoni, parole. Ascoltando l’album vengono in mente gli anni Settanta del folk psichedelico e hippy, di quel sogno libertario ancora prima che musicale, capace di riportare al centro della speculazione l’uomo, la sua vita, un respiro spirituale da contrapporre al materialismo imperante. A giudicare da quel che dicono con onestà intellettuale i Lux, il tempo è passato, ma lo scenario alla fine non è cambiato più di tanto. Nella stagione dei social network l’uomo cerca una possibile rinascita, e non la trova certamente in Internet. Menomale vive nell’abbraccio di pochi strumenti punteggiati d’elettronica, con percussioni acide e voci che contrastano il gioco delle chitarre. Un insieme spontaneo e fraterno di suoni psichedelici, tra folk e rock, sospinti lungo la direttrice di una musica imprevista, sincera, felicemente naif. Non c’è una canzone che si segnala sulle altre, anche se Io sono felice dà la misura dell’intento di un album che è quasi un concept.

Ugo Bacci

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