LISA MARIE PRESLEY
Storm & Grace
Universal Republic
Questa cavalcata folk-americana è figlia dei tempi, fuori dal mondo Elvis e Jackson, dentro a piene mani nell’impasto made in US (difficile da esportare). Una casetta in campagna, una sedia a dondolo, del venticello tra gli alberi che cascano a pennello sul tetto e il resto diventa contorno da spazzare via. A lungo andare Lisa si addormenta sotto un cespuglio, le parole diventano la sua fiaba personale e l’ascoltatore si isola per non cadere in coma. Purtroppo questo è un disco per se stesse e non per la collettività, di conseguenza chi cerca la condivisione deve girare al largo e trovarsi un posto maggiormente spazioso per farci entrare più folletti folk possibili. L’ennesimo flop dalle apparenze fragili che diventano consistenza meccanica.
Matteo Chamey