L’impegno ambientalista dei Massive Attack
I Massive Attack hanno pubblicato i risultati dello studio effettuato con il Tyndall Centre for Climate Change Research, proponendo una linea d’azione divenuta ormai “urgente e significativa” dell’industria musicale per combattere la crisi climatica.
Tra i cambiamenti suggeriti ci sono: l’immediata eliminazione dell’uso dei jet privati, il passaggio al trasporto elettrico per concerti e festival e, entro il 2025, l’eliminazione graduale dei generatori diesel nei festival.
Altri suggerimenti includono “modelli plug and play per i locali”, che ridurrebbero l’onere del trasporto di attrezzature e la standardizzazione delle apparecchiature in tutto il mondo, il tutto implementato in modo collaborativo per supportare le sedi più piccole alle prese con la nuova regolamentazione.
Gli artisti dovrebbero pianificare i tour tenendo ben a mente le emissioni: routing, luoghi, modalità di trasporto, set, design audio e visivo, personale e promozione e via dicendo, osserva il rapporto. – leggi il rapporto completo al link riportato a fine articolo.
Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi, il settore della musica dal vivo dovrebbe mirare a zero emissioni dagli edifici e dai viaggi in superficie entro il 2035 e limitare le emissioni del trasporto aereo all’80% dei livelli del 2019.
– leggi il rapporto completo qui https://documents.manchester.ac.uk/display.aspx?DocID=56701
In un comunicato stampa, Robert “3D” del Naja ha sottolineato che
che ciò che conta ora è l’implementazione. I principali promotori devono semplicemente fare di più: non può essere lasciato agli artisti il ruolo di fare continuamente questi appelli pubblici
Speriamo che molti artisti aderiscano al progetto e non solo in UK.
“Super-Low Carbon Live Music: A Roadmap for the UK Live Music Sector to Play Its Part in Tackling the Climate Crisis”