LIAM GALLAHGER & JOHN SQUIRE: LA RECENSIONE
Liam Gallahger & John Squire Warner
Due icone che si incontrano. Da un lato John Squire, tra gli artefici della coloratissima scena di madchester, dall’altro Liam Gallagher, vate del brit pop. A distanza di più di trent’anni dall’inizio delle loro carriere, il cerchio sembra chiudersi in un’opera che riaccenderà la scintilla della gioventù per chiunque sia cresciuto con il suono britannico degli anni novanta. La voce distintiva del frontman degli Oasis duetta (a volte sembra quasi competere), con i fantasiosi assoli blues del chitarrista degli Stone Roses in un susseguirsi di melodie che ripercorrono amabilmente tutto quello che il pop/rock della terra di Albione ha saputo produrre nello scorso secolo: i Beatles ovviamente (Raise Your Heads, Love You Forever), ma anche il jingle jangle degli Smiths (Mars to Liverpool), o il glam dei T-Rex (One Day At A Time). Curioso invece notare come Just Another Rainbow, il primo psichedelico singolo estratto, ricordi a tratti una versione rallentata di Let Forever Be dei Chemical Brothers (con il fratello Noel alla voce), mentre You’re Not The Only One sia una dilatazione bluesy che pare ripercorrere le tracce di Love Spreads proprio degli Stone Roses. Insomma, il diabolico duo cita e si auto-cita in un caleidoscopico tributo a un genere che ormai pare essere cristallizzato nel tempo che fu.
Un delizioso disco-bignami per nostalgici insomma. Ma che, personalmente, auspico le nuove generazioni possano soffermarsi ad ascoltare. Gianluca Servetti