LEROS
Scusate tanto se insisto
Autoproduzione
Voce cavernosa su riff di chitarra incendiari, testi sfrontati e look da centauri ribelli alla Dennis Hopper nel celebre Easy Rider. Il viaggio dei Leros, all’anagrafe Carmine Cascello (voce, chitarra e armonica), Ernesto Castaldo (batteria) e Salvatore Avella (basso), si muove sulle strade dissestate di un paese martoriato dai luoghi comuni e dal provincialismo. Quello del terzetto partenopeo è un viaggio da fare anche a costo di perdersi, sulle note di un rock’n’roll che scava nelle viscere di un’Italia in fiamme per portarne a galla vizi e inquietudini. Un rock a volte diretto come un pugno allo stomaco, che non disdegna ben più morbide quanto suggestive escursioni in territori country.
Maurizio Maschio