Non ha ancora trent’anni – è del 1986 – ma la signorina Germanotta sembra aver vissuto quattro o cinque vite negli ultimi anni. I viaggi continui attorno al mondo per presenziare a sfilate, eventi mondani oppure per promuovere la sua musica sono stati così frequenti che molto probabilmente anche la diretta interessata deve averne perso il conto. E’ la fama, bellezza. E Lady Gaga la sta cavalcando alla grande. Ecco perché l’attesa per il suo concerto a Milano (il 4 novembre al Forum di Assago) cresce col passare dei giorni e anche sul web la febbre è esplosa a tal punto che sul mercato parallelo a quello ufficiale lo scambio di biglietti per l’evento ha raggiunto numeri che solitamente soltanto i big (quelli con anni e anni di onorata carriera alle spalle) riescono a fare.

“Lady Gaga, una delle artiste più importanti del pianeta” (ipse dixit) è un fenomeno di massa che sotto i riflettori dell’alta moda o della pubblicità funziona alla grande. Musicalmente non ha inventato nulla ma ha dato un bello scossone alla scena pop in un momento di appannamento, con stelle e stelline del calibro di Britney Spears, Christina Aguilera, Mariah Carey, Jennifer Lopez in evidente affanno di pubblico e idee dopo partenze a razzo. E’ arrivata lei e il mondo del pop non è stato più lo stesso. Oggi è come se Madonna si fosse reincarnata in questa giovane donna newyorchese e avesse deciso di riattualizzare la propria immagine. Tra i meriti della signorina Germanotta c’è senza dubbio quello di aver creato un personaggio strabordante soprattutto fuori dal palco, in una linea di confine tra il mondo della moda e quello della musica che solitamente tutte le aspiranti dive provano ad attaccare, ma con rari casi di successo. Oggi Lady Gaga è prima di tutto un modello di stile per le giovanissime, e poi anche un’artista da ammirare per la produzione musicale.

A Milano l’attesa è tutta per lo show che porterà in scena Lady Gaga. Sì, ok, la scaletta sarà importante, l’idea di mettere una canzone prima o dopo avrà il suo peso, ma la prova di maturità – la vera prova di maturità – sarà legata all’impatto scenico del suo live, perché tutta la sua immagine è costruita sull’eccesso, l’apparenza e il contorno musicale, quindi fans e semplici curiosi si attendono fin d’ora uno stordimento di luci e invenzioni sceniche. Un menù corposo che sarà gettato in pasto al pubblico in maniera generosa? Poco più di un mese alla risposta…

Francesco Casuscelli