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Korpiklaani

Londra | O2 Academy Islington |20 Aprile

Dalla tundra finlandese sbarca nel Regno Unito un tour senza eguali con i Korpiklaani nel ruolo di headliner e con i connazionali Moonsorrow in quello di apripista. Dai primi istanti dopo l’apertura dei cancelli della nota O2 Academy di Islington, l’atmosfera è molto festaiola. La stragrande maggioranza del pubblico appare desideroso di lasciarsi andare a danze folkloreggianti sorseggiando, tra un brano e l’altro, una sana pinta di birra, proprio come si faceva nelle taverne dei tempi lontani, tema ricorrente nei testi e nelle ritmiche dello squadrone di Jonne Järvelä & co. Anche i Moonsorrow non sono da meno quanto a temperature e ambience esilarante: il loro è un metal di stampo folk ma intriso di sagome e ombre decisamente più oscure, che strisciano tra splendidi passaggi di chitarra e drumming portentoso. Live i Moonsorrow condividono con i fans abbondanza di energia e voglia di stare bene: il set si apre con una versione sublime della title-track e traccia di apertura del loro ultimo album, Jumalten Aika, uscito all’inizio del mese: 12 minuti di puro oblio Moonsorrow. I vocalizzi di Ville Sorvali sono decisi e robusti, insieme al chitarrista Mitja Harvilahti il nostro si lancia in volteggi e peripezie degni di un vero frontman al quale la carica non manca. Il set si evolve tra le ondate magnetiche di Suden Tunti e i percorsi tormentati di Ruttolehto Incl. Päivättömän Päivän Kansa, dove spiccano i tradizionali cori baritonali di sottofondo che danno un timbro ancora più oscuro al sound. Il concerto scorre anche troppo in fretta e il pubblico, visibilmente soddisfatto e surriscaldato, non smette di esultare la band: bravi, coinvolti e soprattutto originali, i Moonsorrow sono da non perdere alla ventunesima edizione del Brutal Assault, che si terrà nella fortezza di Jaromeř, nella Repubblica Ceca, dal 10 al 13 Agosto (http://brutalassault.cz/en/). Con l’arrivo sul palco dei Korpiklaani, la venue si trasforma in una vera e propria taverna: tra riff veloci e ricchi di colore, drumming perfettamente calibrato e vocalizzi affilati, il sound dei Korpiklaani colpisce per la perfezione assoluta, resa ancora più accattivante dai ritmi incalzanti. Tra le ondate folk di Viinamäen Mies in apertura e le scariche adrenaliniche di Journey Man, il frontman Jonne Järvelä dimostra di avere una marcata presenza scenica. Il bassista Jarkko Aaltonen balza da una parte all’altra del palco a piedi nudi, scatendandosi ai ritmi danzanti di Petoeläimen Kuola, resi ancora più intensi e colorati grazie allo splendido lavoro di fisarmonica di Sami Perttula. La sequenza di Wooden Pints e Vodka in chiusura colpisce per i ritmi decisamente più veloci, che comunque non alternano l’ambience folk di base. Una serata da ricordare come una grande festa.

Fabiola Santini (testo e foto)

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