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JULIE’S HAIRCUT

Mai trascurare i rigori della dantesca legge di contrappasso: ecco la “leggerezza” che i Julie’s Haircut hanno commesso realizzando un intero album senza parole.

Chi, infatti, potrà fare a meno di domandarne loro conto? E tanto più dal momento che nemmeno i titoli in elenco sembrano fornire delle facili chiavi di lettura per un disco che dà l’impressione di voler rinverdire i lontani fasti della cosiddetta “musica totale”.
E così, con ogni probabilità, l’imprevedibile formazione emiliana sarà chiamata a spendere in spiegazioni, puntualizzazioni, decrittazioni e chiose del suo ‘Ashram Equinox’ un numero di parole infinitamente più alto della somma di quelle che sarebbero bastate a dotare di testi anche queste composizioni mute. Giusto il “castigo” che abbiamo inflitto al primo di loro che ci è venuto a tiro: Luca Giovanardi.  

Su Rockerilla in edicola l’intervista di Elio Bussolino dal titolo LET THE MUSIC SPEAK.

 

 

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