| Pistoia Blues | 16 luglio

Come lei stessa ha dichiarato, il nome le è stato ispirato da Angie Dickinson, la bionda e volitiva agente Pepper della mitica serie tv degli anni 70.

Ma, a vederla calcare il palco della 35° edizione del Pistoia Blues con top e stivali dorati e vestito rosso fuoco, ricorda piuttosto la Wonder Woman Linda Carter; paragone calzante per la poliedrica artista americana che, padroneggiando con abile disinvoltura violino, chitarra e tastiere, riesce, pur senza l’ausilio dei fiati, a trasferire in questo contesto live tutte le emozioni che il suo nuovo album The Classic ispira.

Infiamma da subito la serata toscana il soul sofisticato di Witness, seguito dal pulsante groove della splendida Holy City.

In un fulminante crescendo di estensioni vocali, veniamo avvolti dal ritmo incalzante di Good Togheter, mentre le sue doti di fine musicista si mostrano prepotentemente in Get Direct e New Year’s Day, dove le sonorità ritmiche di una tagliente chitarra si mescolano a quelle più soffici degli archi.

Alla versione di Stay, densa di pathos, segue, in un’atmosfera più rarefatta, la delicata e intensa rendition di Christobel.

Sulle note di What Would You Do il commiato è il suo ringraziamento al pubblico per il sostegno alla musica dal vivo.

Grazie a te, Joan, per questa serata e per la tua maturità artistica che ti guida alla ricerca di strade e sonorità sempre rinnovate.

Fabio Mucci