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INGESTED | UNFATHOMABLE RUINATION | SENTENCED

Londra | The Black Heart |24 Gennaio

 

In occasione dell’uscita del terzo album della formazione di Manchester Ingested, Architect Of Extinction (recensione sul numero di Gennaio di Rockerilla) Old Empire ha organizzato l’ennesima serata sold-out. C’era d’aspettarselo, lo straordinario successo di questa parata death metal è esploso grazie alla presenza non solo di un headliner di prestigio ma anche di due gruppi di supporto di tutto rispetto. Spetta agli inglesi di Birmingham Sentenced il compito di aprire il sipario. Posizionandosi con la consapevolezza di conquistare un pubblico pronto a devastare lo spazio ridottissimo del Black Heart con mosh-pits forsennati, il frontman si scaglia in una successione di growling particolarmente cavernosi, sorretti da raffiche di riff e blast-beats roboanti che trasformano il set un duello all’ultimo sangue. Per i londinesi Unfathomable Ruination il Black Heart è come una seconda casa, lo conferma il pubblico, ormai surriscaldato, che gli accoglie con applausi e grida da far tremare i muri. Il loro set è un alternanza di peripezie da parte del frontman Ben Wright nel quale coinvolgimento, temperature altissime e volumi assordanti rendono giustizia ad architetture tanto potenti quanto strutturate. Il loro è un death metal tecnico all’estremo nel quale abbondano riff taglienti e velocissimi, alternati a cambi di tempo pesanti, dal gusto futuristico e apocalittico. Questi cinque musicisti dimostrano di avere tutte le carte in regola per un imminente show da headliner.

Un sold-out meritato per una band che ha ottime prospettive per un futuro ricco di successi, sia live che su album: quello degli Ingested è un death metal che ricorda la precisione fulminea dei Suffocation e le progressioni melodiche dei Job For A Cowboys (non a caso questi due gruppi sono stati menzionati dal frontman Jay Evans come due potenziali headliner con i quali aspira di condividere il tanto sognato tour negli Stati Uniti). L’identità marcata del loro sound è resa evidente grazie alla presenza dell’alternarsi di growling primitivi non solo da parte del frontman, ma anche dei due chitarristi Sean Hynes e Sam Yates. Il loro nuovo album, Architect Of Extinction sfiora l’eccellenza di una sezione ritmica devastante che viaggia a velocità sparate; la loro set-list si evolve con uno sfoggio di tecnicità non fine a se stessa ma al servizio di un pubblico molto esigente in materia. Per gli Ingested il 2015 si appresta a diventare una tappa importante della loro carriera.

Fabiola Santini

Ph Fabiola Santini

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