INFERNO METAL FESTIVAL ’15
Dark Essence Records | Oslo, Blå | 01- 4 aprile
Alla sua quindicesima edizione, il noto festival metal norvegese Inferno parte in grande stile con la prima parte dedicata all’etichetta Dark Essence (www.darkessencerecords.no). Le quattro band previste in questa serata esclusiva, la terna di band norvegesi Galar, Taake e Kraków e quella degli islandesi Momentum hanno attirato un buon numero di fans, nonostante molti siano arrivati l’indomani per l’apertura ufficiale del festival nella venue principale, lo storico Rockefeller. Il pubblico non è presente al Blå solo per gli headliner, i Taake: il Blå è molto più intimo del Rockefeller: posizionato nel cuore di Oslo tra una serie di canali suggestivi è già strapieno prima dell’arrivo sul palco della prima band, i Galar. Originari di Bergen, i Galar sono riusciti a imporsi con la propria personalità soprattutto con l’uscita del loro ultimo album De Gjenlevende, una vera chicca per intenditori che offre un ottimo esempio di mix folk e black metal. La loro musica live sfrutta una buona dose di potenza, velocità non eccessiva e ricerca melodica in abbondanza. La presenza sul palco del frontman A. B. Lauritzen è arricchita dalla sua performance al fagotto, che suona con una classe sensuale e inebriante. Il loro set è molto sofisticato e intenso, perfetto come inizio di serata. Con gli islandesi Momentum, le temperature aumentano quasi all’estremo. Anche questa interessantissima formazione ha un nuovo album da presentare al pubblico di Inferno: The Freak Is Alive, uscito lo scorso febbraio. Lo squadrone capitanato dall’eclettico bassista Hörður Ólafsson, parte con atmosfere eteree e magnetiche, per poi lanciarsi in una mera dimostrazione di forza che annichilisce il pubblico. La title-track è una dimostrazione di tecnicità assoluta, resa ancora più grandiosa da una serie di sonorità aggressive e al contempo melodiche. Le luci sono in perfetta sintonia con le note, il loro set trasporta in un universo lontano e surreale. Con i Kraków le cose cambiano radicalmente. Dalle prime splendide note della magnetica Monolith tratta dal loro omonimo album di debutto, il pubblico sembra totalmente incantato. Con l’arrivo di Luminauts brano di punta del loro ultimo capolavoro Amaran, uscito lo scorso febbraio le sonorità acquistano un timbro epico anche se l’atmosfera di fondo è piacevolmente oscura e seducente. Il duo dei bravissimi Frode Kilvik e René Misje che alternano clean vocals a urla agghiaccianti conferisce una notevole profondità emotiva al loro sound, che sembra conquistare ogni singolo spettatore.
I Kraków sono decisamente da annoverare tra la band di maggior rilievo dell’ultima decade: e proprio live trovano la propria espressione migliore per l’intensità che trasmettono con la loro marcata individualità.
Nel 2013 hanno conquistato il palco del Rockefeller: eccoli di ritorno nel 2015 nella meritata posizione di headliner alla serata dedicata alla loro etichetta, sono gli attesissimi Taake. Il pubblico ammassato ai bordi del palco accoglie l’incappucciato frontman Hoest come un eroe. La loro è perfezione assoluta: dai vocalizzi che sembrano provenire direttamente dagli inferi, alle intense architetture di una chitarra in stato di grazia che mette in mostra un’affascinante tecnica che conquista soprattutto nelle parti soliste. La versione di Orm tratta dall’ultimo album Stridens Hus, uno dei brani più variegati del loro nuovo opus è sublime, la band sa come sfruttare i momenti più lenti e meditati così come quelli ricchi di profusione. Con il loro cavallo di battaglia Nordbundet inserito quasi in chiusura, i Taake si confermano ancora una volta come una delle realtà black metal più importanti della scena internazionale.
Fabiola Santini (Testo e foto)