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Il ritorno di Sébastien Tellier

tellierAd un anno dal fortunato My God is Blue il compositore parigino Sébestien Tellier torna sulle scene con quella che a ragione può essere considerata la sua opera più ambiziosa e personale. Confection è infatti un album interamente strumentale (unica eccezione il bellissimo singolo L’Amour Naissant), concepito e registrato come una lunga suite, in più movimenti, che si snoda attraverso curve sinuose e spesso ritorna su sé stessa, ri-declinando con fantasia motivi e partiture, sempre in bilico tra il romanticismo di una colonna sonora immaginaria e i languori finemente ricamati di una mini-sinfonia liberty, laddove la confessione è inscindibile dalla “confezione”. Tornano in mente le suggestioni dei primi due lavori del francese e infatti si scopre che la realizzazione del disco ha coinvolto vecchi compagni di strada e collaboratori fidati come Tony Allen, Philippe Zdar, Emanuel D’Orlando. Presentato lo scorso 12 ottobre in pompa magna e con tanto di orchestra a Parigi, Confection si appresta a imporre Tellier come una delle più originali e ispirate firme della musica pop contemporanea, capace di combinare in sé, come poche altri al momento, registri colti, avanguardia elettronica e un gusto ricercatissimo per la melodia.

Francesco Giordani

 

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