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I CANI

Live a Rai Radio 2 | Rock’n’roll Circus | 6 maggio

Senza dubbio il nome de I Cani è quello tra i più chiacchierati del panorama indipendente. Il loro terzo disco Aurora è stato accolto molto positivamente dalla maggior parte della critica. E soprattutto è un lavoro molto apprezzato dai loro fans, vecchi e nuovi, che stanno partecipando con passione ai concerti facendo registrare date sold-out un po’ in tutta Italia. Nella serata di venerdì 6 maggio 2016 c’è stato anche il battesimo del live in diretta radiofonica direttamente dagli studi di mamma Rai, nella rinnovata Sala B di Via Asiago 10 a Roma. La trasmissione radiofonica Rock’n’roll Circus ha ospitato questo evento con un pubblico composto da addetti ai lavori e dai primi 100 ascoltatori che si sono iscritti a questo appuntamento. In tutta comodità, senza essere schiacciati tra la folla come avviene solitamente ai concerti di questa band capitolina, si è potuto ascoltare un set in cui il quintetto, guidato dal leader Niccolò Contessa, ha estrapolato la maggior parte dei pezzi dal disco più recente, composto principalmente da ballate, a parte il lanciatissimo pop funk del singolo Non Finirà, che anche nella versione live di questa serata è risultato molto avvolgente. Il set è stato impostato soprattutto su atmosfere tenui con il gruppo che ha accompagnato, attraverso poche note e ritmiche essenziali, il cantato di Contessa. Il concerto è stato intervallato dagli interventi sul palco dei due conduttori Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini che hanno posto alcune domande su come Contessa per primo viva questo grande successo, lui che, nel lontano 2010, compose I Pariolini di 18 Anni in una cameretta piazzando poi il brano in maniera anonima su Youtube.

Nonostante una postura un po’ impacciata questo cantautore sembra molto sicuro del progetto che sta portando avanti. La trasmissione ha riservato poi spazio anche all’esecuzione dei vecchi cavalli di battaglia del primo Il Sorprendente Album D’Esordio De I Cani che il pubblico, muovendosi con entusiasmo, ha dimostrato di amare non solo per i testi ma anche per una certa verve ritmico-musicale meno presente nell’ultimo disco.

Un plauso finale ai fonici della Rai e della band che hanno garantito una buona resa acustica.

Gianluca Polverari

 

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