Top

HANS-JOACHIM ROEDELIUS

Marghera (VE) | Spazio Aereo | 27 agosto

Iniziare inconsapevolmente distesi sull’argine del Silver River per ritrovarsi, con stupore colmo di commozione, sulle sponde di un altro fiume da sempre amato, un silenzioso corso dalle acque calme e limpide che conservano intatto il loro incanto, anche a distanza di decenni.

Hans-Joachim Roedelius dal vivo a Venezia, un evento che non può lasciare indifferenti. Uno dei padri dell’elettronica moderna, direttamente dalla Berlino della fine degli anni ’60, su su fino ai giorni nostri. Un cammino incredibile, condiviso con artisti che appartengono alla storia della musica d’avanguardia. Uno degli artefici della visionarietà elettronica tedesca, arcano magister armato di synth, indagatore ante-litteram nell’universo ambient, questo e molto altro si cela nel procedere dell’elegante signore che avanza celando un qualche vezzo freak. Questa sera i presenti avranno modo di ascoltare rapiti la lettura di un racconto lungo quasi mezzo secolo e sarà pura gioia di ascolto.

Avvolti da un ritrovato pro-fumo d’incenso giunto fino a noi da epoche oramai lontane assistiamo all’opening act intriso di contemporaneità del progetto The Expanding Universe of Al-Joberal-Chirolechi, un nome decisamente lungo e complicato per una formazione a quattro che presenta trenta minuti di improvvisazione avant-gard intitolata Silver River. Una composizione scritta dalla sound artist Johann Merrich che pecca forse di troppa ‘lentezza’ nel dipanarsi di un tema decisamente interessante.

Accompagnato dal suo fido bastone si accomoda dietro la strumentazione emanando esperienza di vita che si manifesta con la richiesta di raccoglimento per le vittime del terremoto in centro Italia. Hans-Joachim Roedelius inizia così il suo concerto, riuscendo a sorprendere anche il ragazzino dopato che mi sta fastidiosamente a fianco.

È stato un concerto forse troppo breve per noi ascoltatori compulsivi, ma in quella parentesi di delizia siamo riusciti a donare i nostri più intimi pensieri al Grande Vecchio che sapientemente li ha colorati usando una tavolozza con tinte profonde e luminose al tempo stesso. Laptop, synth, pianoforte e iPad, questa la strumentazione usata per proporre un live di purissima elettronica (quanto amo usare questo termine, finalmente con un senso) e stupenda classicità contemporanea con brevi e irripetibili parentesi di piano solo. Un concerto ‘semplice’, con delle splendide sbavature ad indicare la naturalezza e l’equilibrio che appartengono solo allo splendore della bellezza giunta alla fine tra lo stupore del pubblico. By This River, famosa canzone composta assieme a Dieter Moebius e Brian Eno ha fatto la sua apparizione attraverso la meravigliosa voce della moglie in un duetto che appartiene al mondo delle meraviglie, una realtà nella quale si respira rispetto e ammirazione reciproca… amore.

It’s like with any art, there’s always something new to develope, new colours, deepness, awareness, beauty. Each generation has new fields to develope, to work out, making life itself into art.

Hans-Joachim Roedelius
Mirco Salvadori

 

 

Condividi