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Grave Miasma

15th Year Anniversary Show

Brutali, eccessivamente complessi, temuti e al contempo anelati con la massima bramosia tra circuiti live di metal estremo della capitale: i londinesi Grave Miasma festeggiano il quindicesimo anniversario della loro carriera con un concerto esclusivo. Pur non raggiungendo il sold out, il Boston Music Room di Tufnell Park si riempie quasi all’eccesso, dovuto al fatto che i nostri godono dell’approvazione unanime da parte dei metalhead più accaniti, sempre pronti a riversarsi tra le prime file dei loro concerti, noti per la devastazione totale. I primi due gruppi, i connazionali Crypts Of Despair e Craven Idol passano quasi inosservati, con un death troppo trascinato e ripetitivo (Crypts Of Desprair) e monolitico (Craven Idol). Con l’arrivo degli ospiti d’onore, i tedeschi Drowned, la situazione si trasforma all’inverosimile. Pur annoverando un solo full-length (Idola Specus, 2014) tra la loro discografia, i Drowned sono noti al pubblico per il loro death crudo e selvaggio, che non lascia spazio a incertezze sia dal punto di vista tecnico, con duelli di basso e chitarra che mozzano il fiato che di presenza sul palco. Il loro set genera temperature altissime, fuochi e fiamme sembrano divampare dal tocco magico e animalesco del frontman G.ST che con i suoi ruggiti e le sue sferzate corrosive, crea un setting inimitabile. Difficile seguire le orme di quest’ora scarsa di puro oblio death, ma con con l’arrivo sul palco degli headliner, non ci sono dubbi su un proseguimento di serata inebriante. Imbrattati di sangue, carichi di quell’attitudine impenetrabile di chi vuole sfidare gli inferi senza remora, i Grave Miasma si presentano sul palco come un plotone pronto alla somma esecuzione. Tra gli squarci di Yama Transforms To Afterlife, tratta dall’ultimo EP Endless Pilgrimage uscito nel 2016 e Ascension Eye e gli attacchi precipitosi di This Tomb Is My Altar, i Grave Miasma portano a termine un concerto che verrà sicuramente ricordato. La formazione capitanata da un Y (Yoni Ben-Haim, aka C.C.O.T.N.) più inferocito che mai, appare come un macchinario solido e compatto, in procinto di distruggere qualsiasi cosa ostacoli la loro forza spietata. Fabiola Santini (testo e foto)

Londra | 16 Settembre | Boston Music Room

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