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Future of the Left

The Plot Against The Common Sense

Xtra Mile

Tra le cose che già saprete, o dovreste sapere, dei Future of the Left c’è che portano avanti con onore la fiamma dei gloriosi hardcorer McLusky, da cui ereditano voce e penna di Andy Falco. Davvero pochi tra quelli che calcano i palchi oggi saprebbero guardare alla società con la stessa lucidità critica e verve polemica che può vantare il gallese, una dote confermata in pieno dal nuovo full lenght, a solo qualche mese dall’antipasto in Ep di Polymers are forever. Basta una rapida occhiata alla copertina, dove un incandescente Sol dell’avvenire fa pendant con la ‘sinistra’ ragione sociale e politica del quartetto. Oppure una sbirciatina ai titoli, giusto il tempo di leggere della Sheena che punkrockeggiava ai tempi dai Ramones, finita a vendere magliette (quando il mercato chiama…) e vedere un giovane ribelle beneducato presentare le sue scuse al babbo (Sorry dad, i was late for the riot). Era invece insospettabile, fino a qui, la passione dei nostri per il Broadway Musical, confessata proprio in occasione della nuova uscita. Che, a quanto si dice, doveva essere un’opera musicale sulle intercettazioni di Murdoch e compagnia. Poi si è scelto di colpire in più direzioni e non se ne è fatto nulla. Peccato. Rimane una struttura musicale meno furiosa del solito, dove tiene banco il basso distorto di Julia Ruzicka, e i fuochi d’artificio vengono riservati per un finale letteralmente “coi botti”.

 Simone Dotto

 

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