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FOREST FOLK Menu

di Laura Fabbri

Antipasto:

Noci dell’Eden

2 avocado per 4 porzioni

Mezzo arancio (succo)

Mezzo limone (succo)

Olio q.b

Sale. q.b

Un pizzico di pepe nero.

Prendete due avocado, maturi. Spaccateli in due esatte metà con tutta la buccia. Disponeteli con la buccia rivolta al piatto. E con il foro del nocciolo verso l’alto. Disporrete tuttiee quattro le porzioni così.

A parte, in una tazza, metterete il succo di mezzo limone e di mezzo arancio (senza semi), un pizzico di sale, uno di pepe, un bacio lanciato con la mano al cielo, e con una frustina -da panna o da uova- sbatterete, rigorosamente a mano, il tutto. Non con la forchetta: punge e ferisce! Aggiungerete olio quanto basta per rendere molto cremosa la salsina finale che ne verrà fuori. A salsa morbida e vellutata, color ocra, che ne verrà, la colerete con garbo e con grazia, sulle porzioni di avocado che avete precedentemente disposto sul piatto. Poi, se gradite, guarnite con scaglie di mandorle sbucciate. Non dimenticatevi di servire questo antipasto con un cucchiaino vicino ed un calice di buon vino. Bollicine, possibilmente.

Assaporare ascoltando: Gregory Alan Isakov – Time Will Tell

 

Primo

Gnocchi di Giada

Porzione per 4 persone

Almeno 500 gr di ottimi gnocchi (la qualità dello gnocco è fondamentale!)

Almeno 500 gr di spinaci in foglie, possibilmente piccole.

150 gr di rughetta

150 gr. di mandorle

5 noci o 15 pinoli, a vostra scelta.

Olio q.b

Sale. Q.b

Un pizzico di pepe verde.

Lasciate le foglie di spinaci e rughetta, essenzialmente crude. Lavate ed asciugate. In una terrina con bordo alto, dove vi sarà possibile frullare, ponete tutti gli ingredienti. Così come sono elencati. Frullateli e createne un pesto morbido e cremoso. Ricordate che la cremosità del pesto è governata dalla quantità di olio che riterrete opportuna. Se doveste accorgervi che il pesto è davvero troppo rigido e il frullino fatica a lavorare, aggiungete un cucchiano di olio e un cucchiaino di acqua rovente. Una volta preparato il pesto, ponetelo a freddo nel contenitore (meglio se di ceramica bianca) dove vorrete servire gli gnocchi. Cuocete al massimo 7-8 gnocchi insieme per volta, man mano che vengono a galla scolateli e versateli direttamente nel contenitore e gentilmente amalgamate senza schiacciare gli gnocchi: li offendereste! Una volta terminati tutti gli occhi e averli amalgamati ulteriormente un’ultima volta con un filo di olio a crudo, cogliete una spiga di fiori di lavanda, esprimete un desiderio un augurio (non solo per voi ma per tutti coloro che condivideranno la gioia del pasto con voi) e lasciatela cadere dall’alto nel piatto di portata. Servite con la magia che portate nel cuore.

Degustare ascoltando: Message to Bears – At A Glance 

 

Secondo

Patate cipolle e zenzero

1 kg di patate (meglio quelle con buccia rossa se possibile o quelle silane).

50 ml olio di oliva

Mezza radice di zenzero (sbucciata e tagliata a rondelle)

1 cipolla rossa

Sale q.b

Pepe appena una spolveratina.

Semi di sesamo.

Sbucciarle o meno è una vostra scelta. Anche con la buccia sono squisite. Ma lavatele, sempre. Questo si. Poi asciugatele, con cura. Tagliate le patate a pezzi normali. Non eccedete sottigliezza o quadrettini. Date al tubero la sua dignità e alla bocca il sapore di gustarla, una volta cotta! Disponetele nel contenitore che andrà poi in forno (già caldo a 180°) con olio, lo zenzero a rondelle, la cipolla già affettata, un pizzico di sale e una spolveratina leggera di pepe nero. Fatto questo, iniziate a mescolare bene le patate crude con i condimenti messi direttamente nel contenitore che andrà poi in forno. Come farestte usualmente per l’insalata. E ricordate che, come per l’insalata, anche per le patate al forno (qualsiasi esse siano) il segreto sta nel mescolarle bene prima di infornarle! Così si insaporiranno di più. Anzi se avete modo lasciate circa mezz’ora ad insaporirsi di tutti gli aromi prima di infornarle. Infornatele con forno già caldo. Ed abbassate dopo 10 minuti da 180° a 150°. Nella mezz’ora che le patate cuoceranno, premuratevi di smuoverle almeno un paio di volte. Ma non fatelo con cucchiai o mestoli di legno che, spesso, schiacciano invece di mescolare delicatamente! Assaggiatele! E’ permesso! Per gustarne la cottura e la croccante morbidezza. Sfornare le patate e spargete, prima di servirle, un cucchiaio di semi di sesamo. Come fossero piccoli granelli di benedizioni sul vostro cibo.

Degustare ascoltando: Dustin Tebbutt – Bones

 

Dolce

Tazzine di Emily Dickinson 

250 gr di cioccolato fondente (anche quello che avanzerà dalla vostre uova di pasqua un ottimo modo di ricilare i dolci senza contribuire agli sprechi dopo le feste)

30 gr di farina

1 cucchiaino di latte di madorle, soia o riso.

1 cucchiaino di olio di semi

1 cucchiaino di zucchero di canna o di cocco.

Amalgamate tutti gli ingredienti a crudo, fino a crearne una sorta di mousse ruvida. Prendete 4 tazzine, colorate e riempitele con questa mousse. Se lo desiderate potete nascondere al centro di ogni tazzina un pistacchio di bronte o una nocciola tonda e gentile. Sopra la mousse, una spolverata (con passino) di cacao amaro. E se avete una piantina di violette selvatiche: cogliete una violetta per ogni tazzina e guarnite il vostro dolce e il vostro cuore con il potere delle fate e della poesia! Vi gioverà nella vita!

Assaporare ascoltando: Sera Cahoone – Nervous Wreck

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