Top

FLUME

Flume

Future Classic

 

Direttamnte dagli antipodi del nostro paese, dalla prosperosa Australia, arriva l’omonimo esordio di Flume, enigmatico produttore capace di mescoilare bubstep, soul digitale, house e pop in tormentoni tanto zuccherosi quanto (alle volte) stucchevoli. Il riferimento, il modello al quale ispirarsi è il notturno Burial, anche se l’attitudine di Flume è dicisamente più solare e attenta alla grammatica dei successi radiofonici. Stay Close sembra proprio voler cortocircuitare le atmosfere del miglior dubstep con le dinamiche delle hits in heavy rotation su Mtv. La formula si ripete senza troppe variazioni su tutte e dieci le tracce in scaletta, senza peraltro trovare alcun equilibrio tra velleità sperimentali e ambizioni da classifica. Rimandato.

Roberto Mandolini

Condividi